ECOMOSTRA
Il termine ecomostro indica una struttura creata dall'uomo fortemente incompatibile con il contesto naturale circostante. Il graffiti writing è una forma d'arte in grado di rovesciare questo paradigma e di trasformare l'ecomostro in Ecomostra.
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Questo progetto è ancora in corso e la sua prima parte è stata pubblicata per Solipsia. Di seguito un estratto dell'articolo disponibile integralmente qui.
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<< Perchè la distruzione tocca così a fondo la sensibilità di artisti e pensatori? Sicuramente in virtù del suo potere catartico, che essa condivide con l’arte. Quando qualcosa crolla significa che molto altro può essere costruito/creato. Paradossalmente, la smania di costruire nasce proprio dalla volontà di abbattere. Per dirla alla Pablo Picasso: «Ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione». La sensazione alla base è quella di un disfacimento del pre-costituito e quindi del substrato ideologico che lo supporta, cercando il nuovo, il vero, l’altrove. Tuttavia, questi artisti si sono scontrati inesorabilmente e senza successo con quei tipi di perversione sociale che descrivono così abilmente nelle loro opere, tanto che il loro sentimento di distruzione è stato facilmente emarginato e trasformato così in autodistruzione, distruzione del sé.
L’inversione di tendenza avviene quando qualcuno si accorge che il disfacimento è il motore scatenante della creazione. Uno dei movimenti artistici e sociali dell’ultimo secolo che percepisce e coglie questa possibilità è il graffitismo. >>
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Quando i poeti cancellano
Gli ultimi silenzi della notte
Le mani di un ragazzo
Scarabocchiano versi sui muri delle città
Le parole diventano stelle del desiderio
Coriandoli di morte variopinta
Intermittenze di luce
Che inghiottono la notte con un respiro.
Altrove il popolo dei vinti
Cammina silenzioso verso i metrò
E uomini soli coltivano nidi d’angoscia
Con le facce schiacciate sui vetri
Mentre negli occhi scorrono i divieti di una vita
“Vietato attraversare i binari”
“Vietato parlare al conducente”
“Vietato sognare altri mondi…altri amori”.
VIETATO VIETARE!
Scrivono invece
Le rondini metropolitane
E disegnano sui muri
I loro sogni colorati.
(Jean-Michel Basquiat)